Giovanissime e Federica De Cesaris

Domenica sono iniziati gli impegni stagionali per le Giovanissime della scuola calcio della Roma Femminile del presidente Marco Palagiano.
In calendario il derby, la partita più sentita da chi indossa la maglia della Lazio o della Roma, fin dai primi calci dati al pallone. Questa volta L’esordio è stato sfortunato per le piccole campionesse della Roma allenate da mister Marco Brunetti, istruttore federale, coadiuvato dalla giocatrice della prima squadra di Calcio a 5 Julia Sanfilippo. La Lazio si è imposta per 4 a 3. I gol giallorossi son stati di Scordino, Spoletini, Ferrari. A fine gara ci siamo fermati a fare alcune domande a Federica De Cesaris, centrocampista centrale giallorossa del 2000, delusa, ma non abbattuta per l’esito della gara.

• Federica dicci qualcosa sulla gara: “Come esordio , malgrado la sconfitta, è andato abbastanza bene, faremo tesoro dei nostri errori e cercheremo di correggerli. Io pure ho fatto sbagli, però, anche ora che ci penso, mi rendo conto che sono errori che posso evitare già dalla prossima partita. Oggi fino all’ultimo ho sperato in un pareggio.”

• Perché giochi a calcio e da quando?: “ Da tre anni gioco con la Roma Femminile. Prima ho provato sport individuali, ma mi son resa conto che a me piacciono i giochi di squadra soprattutto il calcio. Quando ero piccola appena potevo andavo a giocare al campetto. Ancora adesso dopo fatti i compiti (frequento il liceo scientifico) se non ho gli allenamenti della scuola calcio, prendo il pallone e vado al campo a giocare con mio fratello. A scuola me la cavo, ma a volte non è facile coniugare i due impegni . Giocare dopo lo studio, però, serve anche per scaricarmi”.

• Come ti prepari alle gare e che ti aspetti dal calcio?:”Mi preparo stando un po’ in silenzio per conto mio. Al calcio chiedo spettacolo e voglia di non arrendersi mai. Quando una squadra perde non deve abbattersi, ma deve continuare a crederci e a combattere fino all’ultimo minuto. Così come nella vita. Purtroppo il calcio femminile non è considerato (almeno per ora) professionistico, perciò da grande non potrò farlo diventare un lavoro, ma penso che studierò medicina e continuerò a giocare per divertimento”. Quattordici anni, ma idee chiare da adulta. Brava Federica!