Elena Proietti: “Difficile immaginarmi senza questa maglia”
Una delle conferme per la Roma femminile più importanti è sicuramente quella di Elena Proietti. Campionessa che qualsiasi squadra amerebbe avere in rosa, come il suo idolo Francesco Totti si sente legata ai colori giallorossi e non riesce ad immaginarsi con un’altra maglia. A lei, bomber infallibile, il destino ha voluto giocare il brutto scherzo di farle sbagliare la scorsa stagione il rigore decisivo, ma (contrariamente a quanto si possa pensare) ciò invece di abbatterla le ha dato una carica e una voglia di rimettersi subito in gioco incredibile. Questa estate si è laureata a pieni voti in magistrale marketing (seconda laurea per lei) e poi è volata in Giappone per le meritate vacanze. Da lì ci ha rilasciato questa breve, ma intensa di contenuti, intervista.
Calciatrice simbolo della Roma femminile nel bene e nel male da diverse stagioni. Cosa ti lega a questa società?
“A questa società mi lega un po’ tutto, le compagne, i dirigenti, i tifosi e, ovviamente, la maglia. La sento addosso, difficile immaginarmi senza. Potrei descrivere la Roma con i suoi colori: il giallo che rappresenta l’energia che mi trasmette questo sport; il rosso, che rappresenta invece l’Amore e la passione verso tutto quello che faccio.
A questi colori devo molto, è da qui che ho iniziato a giocare in serie A ed è in questa categoria che voglio riportare la mia squadra.”
Superata la delusione? Pronta ad iniziare una nuova stagione?
“La delusione ha lasciato il posto alla voglia di fare ancora meglio. Sono prontissima per la nuova stagione, con ancora più voglia di fare. Bisogna pareggiare i conti col destino e rimettere le cose al posto giusto dopo quel calcio di rigore, questo mi dà ancora maggiori motivazioni.
Cosa ne pensi dell’addio al calcio del tuo idolo Francesco Totti? Cosa pensi del fatto che diventerà dirigente nella società in cui ha giocato?
“Ho vissuto L’addio al calcio di Totti come uno dei momenti più emozionanti della storia del calcio, mi ha commossa. Ammetto che egoisticamente mi sarebbe piaciuto vederlo giocare ancora per ammirare le sue giocate, ma in questo modo ha fatto una dichiarazione d’amore eterno alla Roma ed è stato unico anche per questo. Sono tanto legata alla sua figura di atleta proprio perché ha sempre messo i suoi sogni e l’amore per la sua squadra d’avanti alla sua ambizione personale.
Sono contenta che la Roma gli abbia ritagliato un ruolo improntante all’interno della società e gli auguro di fare bene anche al di fuori del rettangolo verde.”