Intervista a mister Capatti

Ormai quasi in vacanza intervistiamo i nostri mister per commentare la stagione appena finita. Iniziamo da Filippo Capatti coach della prima squadra di calcio a cinque ben lieto di rispondere a qualche domanda.

1) Ora che è terminato campionato fai un bilancio della stagione, sei soddisfatto o potevate fare di più?
Si può sempre fare di più. Ma al primo anno che siedo sulla panchina giallorossa sono soddisfatto. Abbiamo cambiato mentalità e non era facile. Le ragazze sono state fantastiche

2) Ai nastri di partenza pensavi sarebbe stato più facile raggiungere la salvezza o viceversa  ti aspettavi più difficoltà?
Se
non avessimo buttato punti sarebbe stato più facile. Siamo stati artefici del nostro destino in diverse occasioni e ci siamo complicati la vita da soli. Anche questo è un motivo di crescita per la prossima stagione

3) Quale è stato il momento durante la stagione più complicato?
Al girone di ritorno. Dopo tre vittorie non abbiamo fatto più un punto ed erano tutti scontri diretti, ma ne siamo usciti con grande carattere facendo punti con formazioni di alta classifica.

5) Hai mai temuto di non farcela?
No. Ero convinto del nostro lavoro.  Non ho mai temuto per il nostro obiettivo

6) Quale è stata la vittoria per te più bella e che ricorderai per qualche motivo particolare?
La prima vittoria in casa. 2-0 al Rieti. È il ricordo più bello insieme al pareggio in casa del TBM. Due risultati di carattere, cuore e passione.

6)Stessa domanda per la sconfitta…
La sconfitta con la Sabina in casa 2-0. Abbiamo buttato la salvezza anticipata di un mese in 30 minuti. Ero distrutto a fine gara. Lì abbiamo resettato e siamo ripartiti di slancio.

7) Come ti sei trovato ad allenare nel femminile e come ci sei approdato?
Ho iniziato nel 2009 con Tiziana Biondi. Ho fatto scuola con Marco Shindler all’Acquedotto e lì ho preso coscienza di voler davvero allenare. In questa stagione ho preso ancora più consapevolezza di avere questa passione: allenare

8) Progetti e prospettive per prossima stagione
Migliorare e costruire. Chiudere il settore giovanile con la juniores e cercare di migliorare l’ottavo posto con la prima squadra. Lavorare bene e poi chissà…sognare non costa nulla.
Vorrei concludere questa breve chiaccherata ringraziando la Società, lo staff (Andreini, Bertozzini, Lufrani) e le ragazze per aver svolto un grande lavoro. Ora è il momento di riposarsi per ripartire e lavorare più duramente dopo le vacanze.