La Roma perde la serie A ai rigori, mister Seleman lascia

75834Non sono bastati ulteriori 90 minuti di gioco dopo la fine del campionato, per sapere chi tra Roma e Pink Bari sarebbe salito in serie A. Le due compagini hanno mostrato fino all’ultimo di equivalersi, solo un episodio poteva decidere la promozione, per cui si sono dovuti giocare i tempi supplementari terminati 1 a 1 con goal di Soro e Pittaccio e poi i calci di rigore che nella storia, anche della Roma maschile, non sono mai stati favorevoli ai colori giallorossi.

E come la storia recita, a sbagliare il rigore decisivo è sempre il calciatore più rappresentativo e avvezzo a siglare tanti goal. Così è stato ieri a Pescara con Proietti, capocannoniere del campionato, che sbaglia il match point. Il portierone giallorosso Casaroli intuisce quasi tutte le traiettorie dei tiri avversari, ma purtroppo non riesce a respingere la palla. Dopo i cinque rigori usuali si è proceduto ad oltranza e lì la fortuna ha girato le spalle alla Roma. Questa la seguenza dei calci dal dischetto romanisti: Pittaccio, Morra, Lorè,  Cortelli, Proietti (fuori), Castiello (parato).

A fine gara mister Seleman ha salutato e ringraziato la squadra annunciando le sue dimissioni. Queste le sue dichiarazioni nel post partita: “La fortuna non mi è amica…lascio una squadra che ha fatto 40 vittorie su 44 …122 punti su 132 e non sono bastati per riportarla in serie A! Voglio ringraziare tutti per le due stagioni passate insieme augurando a questa squadra di arrivare presto in serie A …sarò sempre un tifoso giallorosso.”

Per la cronaca la gara è  stata piacevole con una cornice di pubblico eccezionale con numerosissimi tifosi di entrambe le squadre giunti a Pescara per sostenere le proprie beniamine.

Malgrado l’ovvia amarezza per la sconfitta il presidente Palagiano, sul pullman di ritorno per Roma, ha ringraziato tutti dicendo che la Roma non è morta ed è pronta già a ripartire.
Appuntamento martedì per una cena tutti insieme (squadra,  staff e dirigenza),   e poi prevista nei prossimi giorni un’amichevole con una squadra americana.
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La Roma è  eterna come la città di cui porta orgogliosamente il nome da 52 anni. Andiamo avanti!  
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M. Quintarelli
Responsabile Comunicazione